Agricoltura sociale: produrre cibo e servizi senza dimenticare i valori civici ed etici
AiCARE: “Un’autentica innovazione sociale nelle campagne si sviluppa oltre le logiche della concorrenza, mettendo in gioco solidarietà, condivisione e lavoro di squadra”.
“Auspichiamo che la legge-quadro statale sull’agricoltura sociale, tramite l’Osservatorio Nazionale recentemente insediato al Ministero delle politiche agricole, contribuisca a far conoscere e diffondere esperienze, pratiche aziendali, sistemi innovativi di territorio, affinché diventino per tutti modelli replicabili. Per lo sviluppo di un’autentica innovazione sociale nelle campagne, occorre andare oltre le logiche della concorrenza mettendo in gioco solidarietà, condivisione, nuova capacità di collaborazione attraverso vere e proprie alleanze di comunità capaci di attivare le risorse locali a fini inclusivi”.
In Italia, l’agricoltura sociale si è sviluppata da una decina d’anni in una sorta di laboratorio territoriale diffuso dove l’iniziativa individuale ha creato modelli e relazioni in gran parte di eccellente efficacia. Tuttavia affinché l’agricoltura possa dare una più stabile e ampia risposta ai bisogni sociali dei territori, occorre che da tanti pionierismi nasca un sistema qualificato e consolidato, proteggendo il successo dell’agricoltura sociale da strumentalizzazioni retoriche e talvolta ambigue. Per questo è importante che si sviluppino tra i livelli statale, regionale e locale, sussidiarietà e integrazione, ad oggi ancora difficili da riscontrare.
Questo il messaggio di AiCARE al termine del percorso di accompagnamento per le imprese “I Buoni Frutti”, che si è tenuto in Sardegna dal 20 al 24 marzo, nella bella Località Monte Porceddus, comune di San Vito (CA), realizzato con la collaborazione dell’Agenzia formativa Iannas (agenzia accreditata dalla Regione Sardegna). Un percorso di accompagnamento per l’avvio di attività sociali in agricoltura, pensato e progettato per fornire conoscenze specialistiche (dalla normativa alla progettazione), metodologie e strumenti necessari a dare immediata operatività alle imprese partecipanti.
E’ dunque necessario sviluppare percorsi di scambio di conoscenze, di validazione dei progetti, di supporto organizzativo e formativo alle imprese. A questo proposito AiCARE ha creato, insieme al Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa, il progetto “I Buoni Frutti” (www.ibuonifrutti.eu) con l’obiettivo di promuovere buone pratiche di agricoltura sociale a livello aziendale e territoriale e di valorizzare i prodotti realizzati in tali contesti, di coinvolgere il cittadino consumatore in una visione civica ed etica della produzione agricola che garantisca cibo sano e rispetto delle persone e della natura.
Le aziende agricole che aderiscono a “I Buoni Frutti” sono accompagnate nell’organizzazione dell’attività sociale e certificate secondo un disciplinare di sostenibilità sociale, ambientale ed economica, costituendo una “rete” mediante l’attribuzione e la promozione di un marchio collettivo di qualità.
5 aprile 2017